Il giorno seguente abbiamo l’ escursione a Cu Chi di mezza giornata,sempre prenotata da casa. Ci vengono a prendere all’hotel, a metà strada ci fermiamo per una sosta. Quando manca poco ad arrivare ci mostrano un documentario dell’epoca. Prima di cominciare la riproduzione del video si accertano che non ci siano americani fra di noi, dato che il video cominciavo con le parole “Quando arrivarono gli invasori…”.

La nostra guida ci accompagna lungo il percorso e ci spiega le varie trappole costruite dai vietcong. La vita che facevano, ci fanno vedere alcuni esempi di trappole ricostruite. Alla fine del percorso si vede come erano organizzati come cucine, zone comuni, sale pranzo. E’ possibile, camminando fra la boscaglia, vedere esempi reali (proprio qui si tenne la sanguinosa resistenza vietnamita) di come i vietnamiti riuscivano a comunicare fra di loro la presenza di una trappola. Ad esempio un paio di alberi incrociati, cosa non comune nel mondo naturale, significava la presenza di una trappola. Questo non era chiaramente facilmente comprensibile agli americani.

Infine eccoci che scendiamo in questi cunicoli, stretti, bui, caldi ed umidi un esperienza che fa capire le condizioni di vita di queste persone. I circa 200m di cunicolo visitabile scende ad una profondità di 15m sotto il suolo, è scarsamente illuminato ed è altamente sconsigliato a persone claustrofobiche o chiunque non fosse adatto a questo tipo di esperienze. Indubbiamente così si capisce bene come i vietnamiti siano riusciti a respingere gli americani.
Andiamo poi a sparare con gli AK-47, arma in dotazione alla milizia Viet-Kong. Il nostro giro termina qui perciò torniamo al pulmino che ci riporta ad Ho Chi Minh City.
Finto ingresso ai tunnel di Cu Chi Ingresso ai tunnel di Cu Chi Adesso si spara Ale che spara con AK-47