La magnifica Beijing

Arriviamo nel pomeriggio a Beijing e subito ci appare come un enorme metropoli con moltissimi controlli. Prendiamo la metropolitana dopo aver passato i controlli di sicurezza (per farvi capire i controlli sono come quelli in aeroporto, controllavano gli zaini e pure le bottiglie d’acqua) ci dirigiamo verso il centro storico di Beijing.

Campana
Torre della Campana, Beijing

Iniziamo il nostro viaggio dagli hutong, sono i vicoli di Beijing, a volte sono curati e volte un po’ trasandati ma pur sempre magici in quanto sembra di fare un salto nel passato. Sono un insieme di vicoli che portano alle tipiche casa a corte nei dintorni della Città Proibita, dove in alcune case vivono tuttora i Pechinesi. Camminiamo per queste vie ammirando le mura esterne delle case e i loro portoni di dimensioni enormi, finché arriviamo ad una via principale che ci porta diretti alla Torre del Tamburo. Ci troviamo nella piazza dove alle estremità vediamo la Torre del Tamburo e la Torre della Campana, paghiamo il biglietto ed entriamo. Entriamo nella Torre della Campana, dopo una ripida scalinata saliamo in cima ammiriamo questa enorme campana che una volta scandiva l’alba.

La Torre del Tamburo dipinta di rosso in passato era l’orologio della città, in quanto scandiva i momenti della giornata e veniva suonata al tramonto. All’interno riusciamo a veder anche lo spettacolo dei tamburi,poi ci affacciamo dalla terrazza e osserviamo tutta la città dall’alto.

Piazza Tienanmen
Piazza Tienanmen, Beijing

Il giorno seguente decidiamo di andare alla Città Proibita, arriviamo in piazza Tienanmen all’alba e tramonto c’è la cerimonia dell’alza bandiera, seguita da una truppa di soldati dell’esercito, noi però non siamo stati così mattutini 😉 . Riusciamo ad entrare dalla porta che conduce alla Città Proibita e con nostra sorpresa non c’è tanta gente, ma scopriamo che è chiusa perché da settembre ogni lunedì chiude al pubblico. Dopo un attimo di indecisione decidiamo allora di andare a vedere il Palazzo d’Estate, prendiamo la metropolitana e ci spostiamo verso il Palazzo.

Tempio delle nuvole orientate
Tempio delle nuvole Orientate, Beijing

Il Palazzo d’Estate era la residenza dove gli imperatori andavano a trascorrere l’estate per sfuggire all’afa soffocante della città. Riusciamo ad ammirare questo meraviglioso complesso in una mezza giornata esploriamo templi al suo interno immersi nel verde di questi enormi giardini ben curati. Passeggiamo per dei corridoi coperti, il principale è quello che costeggia la riva del lago. Tra gli edifici principali c’è il Palazzo della Benevolenza e Longevità al suo interno c’è un trono in legno e un cortile decorato con animali in bronzo tra cui spicca il qilin, una creatura ibrida tra un drago e un leone, che scende sulla terra solo nei tempi di armonia. Purtroppo l’edificio è chiuso al pubblico perciò ci accontentiamo di dare una sbirciatina dalle porte semi-aperte. Arriviamo infine ad una nave di marmo, un enorme nave bianca che giace immobile sulla riva del lago.

Laghetto interno al Palazzo d'Estate
Palazzo d’estate, Beijing

Verso l’uscita troviamo la strada Suzhou una stradina che conduce a dei negozietti e ristoranti sulla riva del fiume che vogliono imitare la famosa città dei canali. Usciamo dal Palazzo d’Estate e ci dirigiamo verso la metropolitana, seppur distante ci dirigiamo verso il Parco del Tempio del Cielo. Mai come qui a Pechino abbiamo ringraziato che ci sia una metropolitana così vasta, i siti da vedere sono veramente grandi e sono distanti tra loro, si potrebbe stare un intera giornata a camminare al loro interno ma vedendo i punti principali si ovvia a mezza giornata. Inoltre a nostra spese abbiamo capito che vicino alle maggiori attrazioni turistiche non ci sono ristoranti 🙁 .

Il Parco del Tempio del Cielo è un’oasi di tranquillità immersa nella metropoli, nel tempio venivano eseguiti i riti dall’imperatore per un buon raccolto o per il favore o il perdono degli dei.

Parco del Tempio del Cielo
Tempio della preghiera per il buon raccolto, Beijing

In realtà non è proprio un tempio come abbiamo fin’ora visto ma più che altro un altare. Il parco ha molti edifici tutti con la stessa struttura: l’edificio di forma circolare poggia su una base quadrata, il più affascinane è il Tempio della Preghiera per un Buon Raccolto un edificio di un splendido color viola-blu molto intenso sopra una terrazza di marmo in tre livelli. Finiamo il nostro giro nel parco andando a vedere l’Altare Circolare la struttura di marmo bianco consiste in tre terrazze il cui schema ruota attorno il numero 9, numero associato al potere imperiale.

Altare Circolare all'interno del Parco
Altare Circolare, Beijing

La pavimentazione ha nove anelli concentrici, composti da un numero di lastre multiplo di nove. Abbiamo letto questa curiosità e ci siamo messi a contare ogni piano e infine la terrazza 🙂 . Il giorno seguente abbiamo chiesto all’hotel se ci chiamava un taxi che ci portasse alla Grande Muraglia. Ci siamo svegliati molto presto perché c’era circa un’ora di macchina per arrivare, e volevamo arrivarci alla mattina presto così da evitare la ressa dei turisti. Volevamo iniziare il nostro giro da Jiankou e terminarlo a Mutianyu, purtroppo il tassista ci ha spiegato che la zona dove volevamo iniziare il nostro giro era chiuso al pubblico in quanto pericoloso, allora ci accompagna direttamente a Mutianyu. Arriviamo e dopo aver fatto il biglietto iniziamo la nostra scalata. Ci dicono che c’è la possibilità di essere portati in cima con la funivia, ma noi decidiamo di farla a piedi.

Inizia una scalinata verso la cima della muraglia, arrivati in cima lo spettacolo è stupendo. Si vede tutta la Muraglia correre nel crinale della montagna, una visione unica. Decidiamo di camminare lungo la Grande Muraglia un’esperienza unica, percorriamo un bel po’ di strada tra salite, scalinate infinite, e piccole torrette di postazione.

Il tratto che abbiamo percorso fino adesso era ben tenuto e probabilmente anche restaurato in alcune parti. Terminato il tratto di Mutianyu inizia il tratto di Jiankou che non è ben tenuto e nemmeno restaurato, si vedono i segni del tempo trascorso, ci sono tratti ricoperti di vegetazione, mattoni che si sgretolano, una zona un po’ pericolosa da percorrere quasi “selvaggia”.

Entrata interna alla Città Proibita
Interno della Città Proibita

Torniamo verso il parcheggio, per fortuna il ritorno è in discesa 🙂 . Arriviamo al parcheggio ma il tassista della mattina non aveva capito che doveva venire a prenderci….troviamo tuttavia un altro taxi che ci riporta a Pechino, con una sosta per ricaricare l’auto elettrica. Rientrati a Pechino decidiamo di passare in tranquillità la serata, anche perché devo dirvi la verità le gambe erano stanche, ci dirigiamo verso la zona pedonale e ceniamo.

La mattina successiva finalmente andiamo alla Città Proibita, dopo aver superato i controlli per entrare, noleggiamo l’audioguida (ve la consiglio) e iniziamo il nostro tour. La Città Proibita è un complesso monumentale più importante e ben conservato della Cina. Il nome deriva dal divieto di entrare per i comuni cittadini quando all’interno vivevano in maniera isolata l’imperatore e la sua dinastia, inoltre era centro di cerimonie e politico del paese.

All'interno dell'edificio
Trono dell’imperatore, Città Proibita

Appena entrati vediamo un edificio con un trono all’interno e una piazza davanti, l’audioguida ci spiega che l’imperatore sedeva sul quel trono quando dava udienza ma che ci veniva a parlare con lui doveva mantenere una certa distanza, non venivano mai a contatto con l’imperatore. Continuiamo il nostro giro all’interno gli edifici e spazi sono molto vasti, era una città a tutti gli effetti, con negozi, giardini e abitazioni per lavoratori.

Collezione degli orologi
Orologio ad acqua, Beijing

Visitiamo anche la sala degli orologi, al suo interno ci sono diversi strumenti più o meno elaborati per la misurazione del tempo. Usciamo dalla città Proibita ci dirigiamo a piedi verso il centro per bere qualcosa, infine come ultima sera a Pechino visto che avevamo un po’ di tempo a disposizione troviamo un locale che serve anatra alla pechinese, la specialità della capitale.

Un piatto molto buono, che vale la pena di assaggiare ce la servono tagliata a fettine, con delle crepes, dei cetrioli tagliati, delle cipolline e una salsina scura molto saporita, ci spiegano di unire tutte queste cose all’interno delle crepes e di mangiarle.

Torniamo in hotel presto in quanto la mattina dopo abbiamo il treno per Xi’An molto presto, così proseguiamo il nostro viaggio.

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