Arrivati a Shanghai dopo un viaggio in treno di alcune ore, procediamo fino all’hotel e fatto il check-in ne approfittiamo subito per uscire a fare una passeggiata verso il fiume. Prendiamo la metro e ci dirigiamo in centro. Facciamo una passeggiata per il Bund.
Il Bund è un viale lungo la riva del fiume che attraversa Shanghai, e sia affaccia al quartiere degli affari di Pudong. Leggiamo lungo il viale che questa strada era alla stregua di Wall Street, una strada di edifici storici,di banche e società commerciali più potenti di Shanghai. Una volta il Bund era un’alzata utilizzata per trainare le chiatte cariche di riso, pian piano si trasformo in una strada maestosa. Attraversiamo il fiume e ci dirigiamo verso il Pudong. Passaggiamo affianco ad enormi grattacieli e ci dirigiamo verso la Shanghai Tower, dopo aver fatto il biglietto e i controlli saliamo nell’ascensore per ammirare il tramonto dal 118° piano.
Dalla terrazza panoramica più alta al mondo riusciamo ad ammirare tutta Shanghai al tramonto, la vita che continua a scorrere e pian piano tutto si illumina creando una effetto magico di luci e movimento. Usciti dalla torre ci dirigiamo ad ammirare la Oriental Pearl TV Tower ormai tutta illuminata con diversi giochi di luce. Ci fermiamo a mangiare in un ristorante specializzato in dumpling (ravioli cinesi) con mia somma felicità. Ci concediamo un’ultima passeggiata lungo il viale del Pundong che costeggia il fiume, troviamo un localino con dei tavolini lungo la riva allora ci fermiamo per bere qualcosa e vedere il Bund illuminato.
La mattina seguente decidiamo di andare a vedere il Giardino del Mandarino Yu, appena varchiamo la porta ci sembra di essere catapultati in un altra realtà. Fuori dalle mura la città con tutti i suoi rumori e la sua frenesia all’interno delle mura invece una pace e serenità.
Il Giardino con i suoi padiglioni, i laghetti in cui nuotavano i pesci, i pini che spuntano dalle rocce. All’ingresso del giardino troviamo un padiglione al centro di un lago, una volta faceva parte del giardino ma ora non più essendo la casa da tè più note della Cina. Trascorriamo qualche ora piacevole immersi nella tranquillità, passeggiando tra i vicoletti tra un padiglione e gli alberi di magnolia.
Usciti ci troviamo nella Old Street recentemente restaurata mantenendo però il lineamenti classici, qui troviamo moltissimi negozietti pensati per i turisti. In questi negozietti si possono trovare dalle bambole per le ombre cinesi, aquiloni, pettini in avorio,tessuti ricamati, gioielli in giada e molto altro, basta solo aver pazienza e guardarsi attorno. Decidiamo di camminare in tranquillità per la città, di andare a visitare e curiosare in qualche centro commerciale.
Passiamo attraverso Piazza Remin (Piazza del Popolo). Troviamo un negozietto che vende Bubble Tea, alloro ne prendiamo uno da passeggio, per assaggiarlo e continuare la nostra passeggiata. Ci dirigiamo verso il Bund per ammirare lo spettacolo delle luci del lato del Pudong, ci ha fatto uno strano effetto….sembrava di guardare il film Blade Runner :). Arrivato l’imbrunire ci dirigiamo verso la East Nanjing Road con le sue sfavillanti luci al neon la sera, che illuminano a giorno la strada pedonale, la più famosa ed affollata del paese. Qui viviamo un esperienza indimenticabile, avendo viaggiato già altre volte in Asia, vediamo un vicolo con un insegna di un ristorante (o così pensavamo). Ci troviamo di fronte ad un corridoio con un piccolo ascensore, dopo aver schiacciato il pulsante del piano indicato nell’insegna, l’ascensore sale, si aprono le porte a davanti a noi un intero piano di ristoranti. Inevitabile da dire che eravamo gli unici turisti in tutto il piano. Camminiamo tra i vari ristorantini, un simil street food ma al coperto, finché uno attira la nostra attenzione e assaggiamo dei piatti con il tofu e verdure, dumpling (ravioli cinesi), funghi e radice di loto. Sazi e contenti di aver assaggiato piatti nuovi, usciamo e ci dirigiamo verso la Piazza Remin per poi prendere la metro ed andare in hotel.
Il giorno seguente decidiamo di andare a visitare il tempio del Buddha di Giada, uno dei pochi monasteri buddisti di Shanghai ancora attivi. Appena entrati ci forniscono un opuscolo per individuare le varie stanze. Il primo edificio è il Tempio dei Re Celesti, con le 4 statue dei Quattro Re Celesti rivolti ai 4 punti cardinali. Sul lato opposto vediamo il Tempio del Grande Tesoro dove i fedeli pregano i Buddha del passato, del presente e del futuro. Attraversiamo un tranquillo cortile recintato che ci conduce al Tempio del Buddha di Giada, scolpita in un unico blocco di giada verde chiaro, qui purtroppo le foto sono proibite :'( .
Arriviamo in un altro cortile interno nella quale ci sono tre grossi bracieri dove i fedeli bruciavano l’incenso come offerta, scontato da dire che qui l’odore di incenso è molto intenso. Visitiamo il Tempio del Buddha Sdraiato, contenente un Buddha in giada bianca sdraiato, tenuto in una teca di vetro. Terminata la visita in questo complesso di templi ci incamminiamo è arrivato però un languorino e troviamo un ristorante
dall’insegna ci attirava molto la pentola esposta,ci troviamo a mangiare coscette di rana, palline di pesce, verdure il tutto immerso in un sughetto/brodo dove aggiungere altri ingredienti che venivano portati a parte.
Non abbiamo mai scoperto il nome di questo piatto ma vi facciamo vedere la foto. Dopo il super pranzo andiamo alla ricerca di un caffè che ci tenga svegli 🙂 ci dirigiamo verso il quartiere di Tianzifang. Un quartiere a scopo ricreativo in un dedalo di tipici longtang (vicoli). Vicoli carichi di negozi di souvenir, gallerie d’arte, negozi di ventagli, caffè, bar e boutique, ci perdiamo in questi vicoli con case tradizionali e negozietti. Così finisce la nostra esperienza a Shanghai.
meraviglia delle meraviglie complimenti